Molto dipende dalla quantità dei piatti da lavare, dal tipo di detersivo utilizzato, dal fatto che la lavastoviglie abbia dei programmi “eco” e nello stesso tempo efficaci e dall’intelligenza con cui si procede per il lavaggio dei piatti a mano.

C’è una domanda nel mondo delle pulizie domestiche che più di ogni altra ha fatto discutere nel corso degli anni: dal punto di vista ecologico e degli sprechi energetici, conviene lavare i piatti a mano o in lavastoviglie?

In termini di acqua, le lavastoviglie sono ora molto più efficienti e, quando vengono utilizzate per lavare a pieno carico un ciclo di 12 coperti, usa tre o quattro volte meno acqua rispetto al lavaggio a mano della stessa quantità. Uno studio del 2007 dell’Università di Bonn, in Germania, ha rilevato che le lavastoviglie utilizzano almeno l’80% di acqua in meno rispetto al lavaggio a mano. Risultati confermati anche in uno studio statunitense in cui è stato calcolato che per lavare a mano la stessa quantità di stoviglie a pieno carico , servirebbero 170,5 litri di acqua.

In termini di consumo energetico, vincere la discussione sull’efficienza energetica delle lavastoviglie non è così facile, visto che nella maggior parte delle nostre case si utilizza il gas per riscaldare l’acqua, che è più efficiente e produce meno CO 2. Tuttavia, se si dispone di pannelli solari fotovoltaico e si utilizza la lavastoviglie durante il giorno, è un’opzione più ecologica. Lo stesso studio americano di cui sopra, mostra che le lavastoviglie usano un po’ più di energia per pulire i tuoi piatti rispetto a quando li lavi a mano. Lo studio, però, risale al 2013 e gli elettrodomestici nel frattempo sono diventati molto più efficienti.

C’è poi il discorso dell’ igiene: anche la più diligente spugna o detersivo lavapentole a mano, non possono competere con il programma della lavastoviglie a 60-65 ° C nel respinge i batteri.

Anche se il dibattito su quale metodo sia più amico dell’ambiente è ancora aperto, una cosa è certa: sia l’acqua che l’energia eventualmente risparmiate con l’utilizzo della lavastoviglie verrebbero completamente vanificate e se si effettuasse il prelavaggio a mano.

Per sprecare meno acqua quando si lavano i piatti a mano il consiglio è di lasciarli tutti in ammollo in acqua calda e detersivo – se non nel lavello, anche a parte in un catino – di passarli con una spugna e di fare scorrere l’acqua nel lavello solo quando è il momento di risciacquarli. In ogni caso, non andrebbero sciacquati mai sotto acqua corrente.

Per chi usa la lavastoviglie, il suggerimento è di scegliere un ciclo di lavaggio ecologico o comunque un ciclo che sia efficace in cui le stoviglie siano ben pulite senza la necessita di lavarle o risciacquarle a mano in precedenza. Se a tavola usate dei tovaglioli di carta, potrete riciclarli per una rimuovere rapidamente i residui dai piatti e dalle pentole prima di caricare la lavastoviglie. I residui di cibo più consistenti vanno gettati nel bidone dell’organico.

Anche il modo in cui carichiamo la nostra lavastoviglie influisce sul risultato finale e farlo bene aiuta i tuoi piatti a risultare puliti ogni volta. Tazze, bicchieri e piccole ciotole, ad esempio andrebbero collocate nel cestello superiore evitando di caricarlo troppo: il sovraffollamento aumenta il rischio di rottura e potrebbe ostruire il flusso di acqua e detersivo. La plastica lavabile in lavastoviglie andrebbe anch’essa inserita nel cestello superiore, lontano da qualsiasi elemento riscaldante che potrebbe causare deformazioni.

Piatti, pentole e ciotole di grandi dimensioni vanno nel cestello inferiore. Vassoi, taglieri lavabili in lavastoviglie e altri pezzi di grandi dimensioni andrebbero posizionati sui lati e sul retro in modo da non bloccare gli spruzzi d’acqua. Posizionare gli oggetti come pentole e padelle dove abbiamo cotto il cibo, a faccia in giù e verso il braccio di spruzzatura inferiore.